Guida sull’oro

 

oro-fisico-caratteristiche-proprieta

Cambiano le epoche, i governi e la geografia del mondo, ma forse nulla come l’oro è rimasto invariato nella storia fino ad oggi e così sarà anche in futuro. Simbolo di ricchezza e di potere, di benessere ma anche merce di scambio e di commercio, questo metallo prezioso ha un valore che va al di là del tempo ed è anche il bene che più di ogni altri viene ricercato in tempo di crisi.

 

 

Cenni fisici e caratteristiche dell’oro

oro

L’oro fisico è un metallo che in natura si presenta di colore giallo anche se poi a seconda delle leghe a cui è abbinato può presentarsi nero, rosso o violaceo. Si tratta di un metallo plasmabile e duttile che si presta a molte lavorazioni diverse e per essere reso più duro viene abbinato con altri metalli, ma soprattutto ha la particolarità di essere resistente sia all’aria che alla quasi totalità dei reagenti chimici.

Inoltre non varia di consistenza e spessore a contatto con il calore, l’umidità, l’ossigeno (non si arrugginisce) e si lega bene con altri metalli: in particolare le leghe con il ferro sono verdi, quelle con il platino bianche, quelle con il rame sono rossastre, quelle con l’alluminio sul viola e quelle con l’argento si anneriscono. E anche se pochi lo sanno, l’oro è un potente conduttore di elettricità, tra i migliori metalli dopo l'argento e il rame ma differentemente da questi è poco incline ai fenomeni di ossidazione e quindi viene impiegato per contatti o conduttori di dimensioni piccolissime.

Viene estratto dai depositi alluvionali oppure dai minerali rocciosi e il Paese in assoluto più ricco di giacimenti è il Sudafrica che ne ha prodotto circa i due terzi di quello che sino ad oggi è stato estratto nel mondo. Negli ultimi anni però il primato è passato alla Cina, anche se Stati Uniti, Russia, Perù e Australia vantano riserve notevoli, mentre in Italia se ne trova in piccole quantità soprattutto nei fiumi.

 

L’oro nella storia

oro-nella-storia

Le ricerche storiche sulle origini dell’oro fanno risalire la sua scoperta già alla preistoria, tanto che viene considerato il primo metallo conosciuto dall’uomo per realizzare gioielli e oggetti che venivano realizzati per il culto religioso. Si parla di oro già in alcuni geroglifici egizi risalenti al 3000 a.C. anche perché pare che proprio l’Egitto e le regioni limitrofe ne fossero ricchissimi. E già allora aveva un doppio peso, economico e politico. Ma di oro di parla spesso anche nella Bibbia, a cominciare dai doni che i Re Magi portano a Gesù Bambino e che sono oro, incenso e mirra. Stesso discorso per la religione buddhista perché rappresenta uno dei sette tesori.

Monete in oro vennero prodotte già ai tempi del re Creso (circa 560 a.C.) e da lì in poi è diventate una delle ricchezze più ricercate. I Romani nelle loro guerre di conquista per la creazione dell’Impero ne hanno sempre fatto incetta e nel corso dei secoli e il suo valore è stato utilizzato come base per le ricchezze monetarie di molti stati. Qui potrai conoscere la quotazione dell'oro nella storia, ad esempio quanto vi spieghiamo di quanto oro avresti avuto bisogno nell'antica Roma imperiale per comprare uno schiavo.

 

 

Quali sono le leghe di oro utilizzate

Sono diverse le leghe che si possono creare con l’oro abbinato ad un altro metallo e a seconda delle combinazioni avremo un valore oltre che un colore diverso. Ecco le principali:

  • Oro giallo: al 75% di oro, al 12-7% di argento e al 13-18% da rame
  • Oro rosso: al 75% di oro, al 4,5% di argento e al 20,5% di rame
  • Oro verde: al 75% di oro, al 12,5% di argento e al 12,5% di rame
  • Oro rosa: dal 75% di oro, al 6,5-5% di argento e al 18,5-20% da rame
  • Oro bianco: al 75% da oro e al 25% da argento, nichel o palladio
  • Oro blu: lega di oro e ferro che grazie all’ossidazione degli atomi di quest’ultimo conferisce un colore azzurro.

E ancora, esistono pure le leghe destinate alla doratura. Le principali sono:

  • Oro giallo da doratura formato dal 98,0% d'oro, dall'1,0% d'argento e dall'1,0% da rame
  • Oro rosso da doratura formato dal 94,5% d'oro e dal 5,5% di rame
  • Oro limone da doratura formato dal 94,5% d'oro e dal 5,5% d'argento
  • Oro grigio da doratura formato dal 75,5% d'oro, 14,5% di palladio e dal 10,0% d'argento
  • Oro bianco francese da doratura formato da 20% oro e 80% argento, ma in alcuni Paesi da  50% oro e 50% argento.

 

Come funziona la quotazione dell’oro

quotazione-delloro

La quotazione dell’oro è indicata al grammo oppure all’oncia, unità di peso che corrisponde a poco più di 31 grammi, e viene stabilita in base al ‘fixing’: ad un orario prestabilito, per due volte ogni giorno, viene cioè fissato un prezzo sia in euro che in sterline e dollari ed è poi comunicato alla Borsa di Londra che lo utilizzerà poi come prezzo di riferimento per la quotazione dell’oro usato e dei contratti ancora da definire.

Nel caso in cui l'oro viene legato ad altri metalli come l'argento, il rame, il ferro, il palladio la sua purezza viene calcolata in carati. La scala di riferimento determina a 24 carati l’oro puro. Un altro metodo per quotare la purezza dell’oro è l’uso di un valore che è compreso tra zero ed uno, a tre cifre decimali o tramite una frazione fissata in millesimi. Il prezzo dell’oro è volatile e dipende molto da quelle che sono le condizioni economiche generali: in genere se le economie vanno male, l’oro sale di prezzo perché viene considerato un ‘bene rifugio’, cioè una merce preziosa e rara che vale bene un investimento anche o soprattutto in tempo di crisi.