Gioielli

 

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Cos'è un gioiello? Ecco la definizione: E' un oggetto ornamentale di valore indossabile da un individuo.

Per una cerimonia o per un pegno d’amore, per una ricorrenza oppure ancora per una persona cara: da sempre i gioielli rappresentano un simbolo, di ricchezza ma anche di affetto, di potere come di investimento. Ormai ce ne sono di tutte le forme, di tutti i colori e prodotti in svariati modi ma rappresentano sempre qualcosa di prezioso e di unico.

 

 

I gioielli nella storia

Le prime decorazioni in oro sono state scoperte su alcuni strumenti di lavoro risalenti ad almeno cinque millenni avanti Cristo, ma il primo vero boom storico dei gioielli si fa risalire alla grandiosità dei faraoni e delle tombe egizie che facevano a gara con gli assiro-babilonesi per produrre pezzi unici e bellissimi. Ne sono stati rinvenuti altrettanti sia in Magna Grecia che soprattutto nei grandi e piccoli centri dell’Impero romano (frutto più di bottini di guerra che di produzione propria), quando cominciarono a diffondersi collane e bracciali in oro, mentre gli orecchini arrivarono più avanti.

 

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La vera grande evoluzione nel campo arriva con le grandi corti europee del ‘300 e ‘400 che permettono di allargare la produzione inserendo anche anelli e spille con gemme, perle e corallo. E grazie alla scoperta di terre sempre più nuove e affascinanti anche in Europa arrivano metalli e gemme preziose che vanno ad arricchire le collane e gli orecchini, gli anelli e i cammei, facendo però parallelamente nascere la ‘bigiotteria’ realizzata con materiali molto meno preziosi.

Tra Ottocento e Novecento il gioiello diventa sempre più anche una forma d’arte e di espressività, utilizzando tecniche e materiali mai impiegati prima mentre nel XX secolo accanto alla produzione industriale, presente ancora oggi, nasce anche quella artistica.

 

 

I principali oggetti di gioielleria e i materiali

Sono moltissimi gli oggetti che possono essere catalogati come gioielli e hanno il vantaggio di essere tali indipendentemente da chi li indossa. I più comuni sono certamente gli anelli che possono essere in oro, argento, platino o altre leghe, con o senza pietre preziose. E ancora  i bracciali e i braccialetti, gli orecchini e i girocolli, le catenine e le cavigliere, oltre agli orologi.

I materiali con i quali si possono produrre gioielli e orologi sono molteplici a cominciare dall’oro che si distingue per il suo colore e per i carati che indicano la sua purezza: 9 carati corrispondono al 37.5% di oro puro, 14 carati al 58.5% di oro puro, 18 carati al 75% di oro puro e 24 carati al 100% di oro puro. Quanto ai colori, il più comune è l’oro giallo, seguito dall’oro bianco e rosa, mentre più rari sono il bronzo e il rosso.

La differenza di colore tra giallo, bianco e rosa è determinata dai metalli utilizzati nella miscela di lega: l’oro giallo è ottenuto mescolando oro puro con leghe metalliche come rame e zinco. L’oro rosa è realizzato con oro puro e leghe tra cui il rame. L’oro bianco è una lega di oro e metalli come l’argento e il palladio e per dargli un colore ancora più candido si può utilizzare la ‘rodiatura’.

Altri materiali che si utilizzano per produrre gioielli e orologi sono: il titanio, al naturale il metallo più duro del mondo e quindi molto più resistente dell’acciaio anche se è molto leggero e può essere indossato anche da chi sia allergico ai metalli ed è molto usato in orecchini e bracciali; Il platino è un metallo bianco naturalmente ma si utilizza quasi puro e quindi è anche più costoso; L’argento invece è un metallo più morbido di oro, titanio e platino ed è molto più utilizzato nella produzione di orecchini, ciondoli, bracciali, collane.

Ma i gioielli sono anche ricchi di pietre preziose, ognuna con una sua caratteristica sia visiva che tattile. Il diamante è carbonio puro che ha come caratteristiche principali la sua lucentezza e la durezza, con un colore che può cambiare a seconda delle sfumature e i carati che sono dati  a secondo della purezza e del taglio.

Le perle invece si formano all'interno di molluschi, se naturali, oppure  inserendo una piccola sfera di madreperla all'interno di valve di molluschi selezionati e hanno dimensioni che variano da circa mezzo millimetro di diametro ai 15 millimetri mentre il colore passa dal bianco al grigio, dal nero al dorato.

Altre pietre e materiali che si utilizzano per i gioielli sono l’ambra, l’ametista, il corallo, il quarzo, il rubino, lo smeraldo, il topazio, il turchese, ma anche il bronzo e l’ottone.

 

Come si producono gioielli e orologi

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La lavorazione dei gioielli solitamente comporta tre fasi: la preparazione del metallo, la riproduzione dei disegni e la rifinitura. Della prima fase fanno parte fusione, getto e laminazione per lavorare e rifinire i lingotti del materiale che si utilizza. Successivamente si realizzano i vari prodotti seguendo quello che è il progetto originale, tenendo fede al disegno e alle misure e in ultimo si rifiniscono per eliminare tutte le impurità e renderli unici. Per la produzione degli orologi da gioielleria invece acciaio inossidabile, titanio, ottone, argento, pelle e vetro. La lavorazione dell’orologio invece prevede l’assemblaggio di varie parti, dalla cassa alla corona, dal cristallo (o vetro) alle lancette, fino al cinturino.